ugo foscolo - le ultime lettere di jacopo ortis - la divina fanciulla
Dallo stato di sfiduciata inerzia e di funerei presagi, che emergono dalla prima pagina dell'opera, Jacopo crede per un momento di poter uscire dopo l'incontro con Teresa, "la divina fanciulla", che lo richiama alla vita suscitando in lui un amore appassionato. La figura di Teresa è costruita dal Foscolo, in gran parte, sulla scorta di suggestioni letterarie (Rousseau "Julie ou la Nouvelle Hèloise, lettre de deux amants"; Goethe "Werther") e non avrà nel romanzo un carattere ben rivelato. Comunque attraverso lei, già a partire dalla sua prima presenza, si fa strada, tra le lacrime e il sangue di una vita tenebrosa e senza senso, la luce consolatrice dell'amore e della bellezza muliebre, che è un altro dei grandi miti della poesia foscoliana.
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