QUESTA È UNA RACCOLTA DI NOTIZIE E FATTI STORICI, ADATTA PER RICERCHE SCOLASTICHE E PER ARRICCHIRE IL PROPRIO BAGAGLIO CULTURALE.

UGO FOSCOLO: LE ODI

La medesima necessità, vissuta nei sonetti, di ordinare ed equilibrare il proprio animo, di mitigare dentro di sè la commozione  poetica, di piegare l'esuberanza sua romantica alla misura classica e di cantarla con distaccata contemplazione artistica, ritroviamo nelle due odi:

- A Luigia Pallavicini caduta da cavallo. Mentre il Foscolo si trova a Genova, assediata dagli Austriaci, la Pallavicini, cade da cavallo e rimane ferita: la sua bellezza minaccia di restare deturpata. Il poeta le augura una presta guarigione. La consola ricordandole che anche Diana, precipitata giù per le pendici dell'Etna dalle cerve impaurite, ritornò, più bella tra le sue ninfe.

- All'amica risanata. E' più matura della prima. Protagonista è una donna amata dal Foscolo, la Fagnani-Arese, che egli rappresenta tornante in società dopo una lunga malattia, ammirata nelle sale milanesi mentre canta accompagnandosi con l'arpa, e mentre danza. L'ode si solleva in un'aura di mito e di simbolo, e diventa chiara ed alta celebrazione della bellezza femminile ed insieme lirica tradizione della nuova religione del poeta: della Bellezza, conforto dell'uomo, e della poesia eternatrice: la bellezza della donna, cantata dai poeti, diviene immortale.