ALESSANDRO MANZONI: LO SVOLGIMENTO DEL PENSIERO
Alessandro Manzoni muove dalla constatazione che nel mondo dominano il dolore e il male. Mentre il Foscolo attraverso l'attività della vita, si salva dal pessimismo per rifugiarsi nel conforto delle illusioni; mentre il Leopardi indaga ed approfondisce sempre più il dolore; il Manzoni approda ai lidi della salvezza con l'aiuto della Fese. Gli uomini vivono in un'amara contraddizione: da una parte vi è il desiderio di amarsi e di aiutarsi nel cammino faticoso della vita, dall'altra vi è una forza più grande di noi che ci spinge a crearci continuamente guai e dolori e a farci reciprocamente del male. Di fronte a questa constatazione il Poeta prima prova un sentimento di dolore per la malvagità degli uomini, i quali tendono di più verso il male che verso il bene: è questo il momento delle opere giovanili e del prevalere della cultura illuministica francese, meccanicistica e sensista che comincia ad incrinarsi nel Carme in morte di Carlo Imbonati.
Il Manzoni ha un senso di smarrimento, perchè non riesce a comprendere il perchè debba esistere quella contraddizione tra male e bene e debba prevalere il male; si sente impotente di fronte al male: e il momento di maggiore pessimismo, il momento delle tragedie e della prima stesura del Romanzo.
Dal pessimismo egli si libera pian piano attraverso le meditazioni e le conversazioni seguite alla sua conversione che fu per lui una lenta conquista: la concezione cristiana della redenzione dell'Umanità dal peccato, avvenuta mediante l'intervento della Provvidenza divina e con il sacrificio del Cristo, illumina la sua intelligenza e riscalda il suo cuore, diventando la legge della sua vita e della sua arte. Ma questa redenzione operata dal Cristo non si è compiuta una sola volta nella Storia ma opera costantemente nella nostra coscienza, negli individui e nei popoli, ed essa volge il male in bene; nella lotta tra male e bene interviene l'aiuto della Provvidenza divina che rinnova ogni volta il miracolo della Redenzione, la Provvidenza trasforma il dolore nella speranza del premio, placa la drammatica contraddizione della nostra vita dibattentesi fra il male e il bene, dando la certezza del trionfo definitivo del bene su male. Siamo al culmine dell'arte manzoniana; quella della seconda stesura del Romanzo e del "% maggio".
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