QUESTA È UNA RACCOLTA DI NOTIZIE E FATTI STORICI, ADATTA PER RICERCHE SCOLASTICHE E PER ARRICCHIRE IL PROPRIO BAGAGLIO CULTURALE.

storici

In coincidenza con le tendenze della cultura nella seconda metà del '500, comincia a svilupparsi una storiografia colta preoccupata soprattutto della ricerca e del confronto delle fonti.
Si distinguono in essa Carlo Sigonio, Scipione Ammirato, Cesare Baronio. E' in consonanza con le medesime tendenze si afferma anche il tacitismo che trova la sua prima manifestazione nella "Storia fiorentina" del Varchi (che narra in sedici libri gli avvenimenti compresi fra il 1527 e il 1538). Il tacitismo (cioè quella tendenza che a torto o a ragione si richiamava agli Annali di Tacito e assumeva come suo modello ideale Tiberio) per un verso vuol negare la distinzione posta da Machiavelli fra politica e morale, per un altro vuol giustificare, sul piano morale, la tirannide in nome delle esigenze generali dello Stato e della comunità. Infatti gli scrittori di politica non possono non constatare quanto di vero vi è nelle affermazioni del Machiavelli; e insieme rilevare che sovrani e principi machiavellicamente seguono i precetti del "Principe"; per la quale cosa cercano un compromesso tra morale e i governi assolutistici, allora imperanti nei paesi cattolici camuffando la parte più incriminata del "Principe", con un espediente: sostituiscono al culto di Livio, maestro di istituzioni repubblicane ammirato dal Machiavelli, quello di Tacito, storico dell'impero e precisamente di Tacito scrittore degli "Annali", nei quali sono descritti la tirannide di Tiberio e il suo modo astuto con cui attuò l'assolutismo: i suoi sistemi di governo, presentati con risalto da Tacito sono mostrati come giustificazione dei regimi assolutistici del tempo, e Tiberio diviene il tipo perfetto del sovrano.