niccolo' machiavelli: esortazione a liberare l'italia dai barbari
I motivi contenuti in questo capitolo (ultimo) del "Principe", si possono suddividere in sette parti essenziali:
Condizione dell'Italia. L'Italia si trova al presente battuta, spogliata, lacera, corsa da eserciti stranieri, e quindi in condizioni tali da offrire ad un principe nuovo l'occasione di dar prova della sua virtù.
Speranza sulla sua redenzione. Qualche barlume di speranza si è già mostrato in alcuno (allude al Valentino). Ma poi la fortuna gli è stata avversa. Perciò l'Italia aspetta chi possa sanarle le ferite.
Esortazione a Lorenzo il Magnifico (Duca di Urbino). L'Italia può solo sperare nella casa dei Medici, la quale con la sua virtù e fortuna favorita da Dio e dalla chiesa può mettersi a capo della sua redenzione.
La più grave debolezza della società italiana. Per il Machiavelli sta nella mancanza di una classe dirigente responsabile.
Necessità di una milizia nazionale. La casa dei Medici deve provvedersi di armi proprie, vero fondamento di ogni impresa.
La nuova fanteria italiana. Conosciuti i difetti delle fanterie svizzere e spagnole, se ne può ordinare una nuova che resista alla cavalleria e superi le fanterie degli altri stati (l'argomento sarò ripreso e svolto nei "Dialoghi dell'Arte e della Guerra").
Attesa di un redentore. Non si deve lasciare passare l'occasione di redimere l'Italia, perchè "a ognuno puzza questo barbaro dominio". Si assuma dunque la casa dei Medici affinchè sotto i suoi auspici si verifichi il detto del Petrarca.
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