LE GRANDI CIVILTA': GLI EGIZIANI
"I campi ridono, le rive sono inondate. I doni degli dèi scendono dal cielo. Il volto degli uomini si illumina, il cuore degli dèi si rallegra". Così scriveva circa 5000 anni fa su una piramide un poeta egizio esprimendo i sentimenti di gioia e gratitudine del suo popolo per il "padre Nilo". Fin dalla preistoria, infatti, la via dell'Egitto si svolge sulle rive del fiume, le cui piene periodiche rendono fertili le terre circostanti.
Nel V millennio a.C. gruppi nomadi di cacciatori e allevatori si stanziano nella valle del Nilo e attraverso accurate e lunghe opere di bonifica, canalizzazione e costruzione di argini, si trasformano in agricoltori. Fondano i primi villaggi che, con il passare del tempo, diventano piccoli organismi statali con a capo un re. Nel IV millennio a.C. si verifica una progressiva aggregazione di queste comunità fino alla nascita di due Stati: l'Alto Egitto, a sude, e il Basso Egitto, a nord. Intorno al 3000 a.C. un sovrano dell'Alto Egitto (Menes secondo la tradizione) conquista il Delta e unifica il Paese.
Da questo momento l'Egitto diventa una monarchia assoluta, ereditaria, retta da un faraone, "figlio degli dèi". La base della società egiziana è costituita dalle classi popolari (mercanti, artigiani, contadini, operai e schiavi). Al vertice ci sono le classi privilegiate (militari, scribi, nobili, sacerdoti). L'economia è essenzialmente agricola.
Enorme importanza ha la religione, che è politeista (con molti dèi: i più venerati sono gli animali e le forze della natura). Particolare attenzione è riservata al culto dei morti (le piramidi e l'imbalsamazione ne sono testimonianza). Anche l'arte ha carattere prevalentemente religioso. Geometria, ingegneria, idraulica, meteorologia, astronomia, medicina e chirurgia sono le scienze più studiate.
Durante il Regno Nuovo (XIX dinastia), per la costruzione di nuovi edifici, vennero impiegati ai lavori forzati molti operai ebrei. Per quale motivo gli ebrei fossero caduti in disgrazia presso il faraone, dopo essere convissuti pacificamente per circa 400 anni con la popolazione locale, non si sa esattamente. Si impone allora la figura di Mosè, cui era stato affidato dal Signore il compito di liberare il popolo di Israele dalla servitù. Egli, per convincere il faraone Ramses II a lasciar partire gli ebrei, compie una serie di azioni miracolose, note come le dieci piaghe d'Egitto, e ottenne il permesso. Ma ben presto il faraone, pentito del gesto generoso, inseguì con l'esercito gli ebrei. I soldati, però, furono travolti dalle acqua del Mar Rosso, che si erano miracolosamente aperte poco prima per lasciar passare "a piede asciutto" il popolo guidato da Mosè, diretto verso la Terra Promessa.
La storia dell'Egitto si divide in 4 grandi periodi e 30 dinastie.
- 3000-2100 a.C. circa: REGNO ANTICO, I-VI dinastia. Capitali: Thinis e Menfi. Principali faraoni: Cheope, Chefren, Micerino.
- 2100-1600 a.C. circa: REGNO MEDIO, VII-XVII dinastia. Capitale: Tebe. Principale faraone: Mentuhotpe.
- 1600-1100 a.C. circa: REGNO NUOVO, XVIII-XX dinastia. Capitale: Tebe. Principali faraoni: Tutankamen e Ramses II.
- 1100-332 a.C. circa: Periodo della decadenza, XXI-XXX dinastia. Capitali: varie. Con la conquista da parte di Alessandro Magno l'Egitto fu affidato al generale Tolomeo, i cui discendenti regnarono per 300 anni fino alla sottomissione ad Augusto (30 a.C.).
CIBI E BEVANDE
Il pane e la birra erano alla base della cucina egiziana. Per fare il pane gli egizi avevano imparato a macinare il grano, che prima di loro veniva usato solo in chicchi abbrustoliti, e a far fermentare la pasta ottenuta unendo la farina all'acqua e, talvolta, all'aglio. Per fare la birra si sbriciolavano le pagnotte appena cotte e, dopo averle mischiate con l'acqua, si lasciavano fermentare. Infine si filtrava la miscela. Gli egizi mangiavano inoltre carne di bovino, selvaggina, pollame, moltissima verdura (porri, fagioli, ravanelli, cetrioli, lattuga), formaggio e dolcificavano i cibi con il miele, poichè non conoscevano lo zucchero.
Le piramide sono i monumenti funerari dei faraoni. La piramide più importante è quella di Cheope, a Giza, che ha una base di 230 metri e un'altezza di 146 metri. Per sfuggire ai profanatori di tombe, alcuni faraoni si fecero seppellire in sepolcri scavati nella roccia in cunicoli difficilmente accessibili.
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