LE GRANDI CIVILTA': GLI ASSIRI
La Mesopotamia, terra tra i due fiumi, Tigri ed Eufrate, fu la sede della civiltà assira (II millennio a.C.). Il nome degli Assiri derivava dal dio Assur e Assur era anche il nome della capitale, circondata da mura imponenti con 13 porte. Erano molto bellicosi, per primi adottarono armi e armature di ferro (corazze, elmi, scudi), la cavalleria, le macchine da assedio come arieti e torri da combattimento.
I re assiri più famosi furono:
- Sargon Ii (722-705 a.C.), che sottomise varie terre in Asia minore e costrinse Babilonia all'obbedienza.
- Sennacherib (704-681 a.C.), definito nella Bibbia "sovrano crudele e orgoglioso", che trasferì la capitale da Assur a Ninive. Fu assassinato in una congiura.
- Assurbanipal (668-626 a.C.), chiamato dai Greci Sardanapalo, ricordato come esempio di lusso e di ricchezza, ma anche per la sua cultura, come attestano le 22 mila tavolette trovate nelle rovine del palazzo imperiale di Ninive.
Dopo la morte di Assurbanipal, lo Stato assiro decadde rapidamente e fu conquistato e distrutto da Medi e Babilonesi. Risorse così il regno di Babilonia (II impero), famoso per il suo splendore, soprattutto sotto Nabucodonosor (604-562 a.C.), ma ebbe breve durata. Nel 538 a.C. la Mesopotamia fu conquistata da Ciro, re dei Persiani.
Il diluvio universale
Anche nella tradizione dei popoli mesopotamici è ricordato il diluvio universale descritto nella Bibbia. In una tavoletta ritrovata a Ninive, si descrive un'alluvione catastrofica avvenuta intorno al 4000 a.C. Il racconto ha analogie impressionanti con quello biblico. La tavoletta, infatti, menziona l'imbarcazione del saggio Utnapishtim (l'Arca di Noè della Bibbia) "sballottata per sette giorni e sette notti" (secondo la Bibbia furono 40).
L'Ulisse degli Assiri
Gilgamesh era il più popolare eroe assiro-babilonese, una specie di Ulisse, protagonista di un poema che ci è pervenuto intatto. In esso Gilgamesh combatte il mostro Kumbaba sui monti al confine con la Siria; compie una spedizione sulla catena del Libano (forse per impadronirsi del legname); si innamora di Ishtar (paragonabile all'Afrodite dei Greci, dea dell'amore); varca il grande Oceano che conduce alla dimora di Utnapishtim; tenta di carpire agli dei il segreto dell'immortalità.
Il regno del terrore
Gli Assiri trattavano con agghiacciante ferocia i popoli vinti in battaglia e se ne vantavano. Ecco l'impressionante testimonianza lasciataci da un re: "Costruii un tumulo davanti alla porta della città, scorticai tutti i capi dei ribelli, ricoprii il tumulo con la loro pelle. Passai a fil di spada 600 guerrieri, diedi alle fiamme 3000 prigionieri. Ad alcuni prigionieri tagliai le mani e le dita, ad altri il naso e le orecchie, a molti cavai gli occhi".
Il primo medico
I popoli della Mesopotamia ritenevano le malattie opera di demoni e di forze magiche; pertanto le cure consistevano principalmente in cerimonie rituali e scongiuri sacri, mediante i quali si cercava di scacciare i demoni dal corpo. A volte si facevano bere al malato bevande amarissime, affinchè il demone che era nel corpo, disgustato, si allontanasse. Il primo medico di cui si conosca il nome è un certo Lulu, che abitò nella città di Ur verso il 2700 a.C. Sempre dalla Mesopotamia proviene il più antico testo contenente indicazioni di medicinali.
Il re Sennacherib fece di Ninive la città più bella del mondo allora conosciuto: c'era un acquedotto che si reggeva su arditissimi archi per una lunghezza di 50 chilometri.
Assurbanibal fece costruire a Ninive una grandiosa biblioteca. I testi sacri e gli atti ufficiali del regno erano incisi su tavolette.
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