QUESTA È UNA RACCOLTA DI NOTIZIE E FATTI STORICI, ADATTA PER RICERCHE SCOLASTICHE E PER ARRICCHIRE IL PROPRIO BAGAGLIO CULTURALE.

PIER PAOLO PASOLINI

L’orribile morte di Pasolini, prima aggredito e poi schiacciato con la sua stessa auto, provocò grande emozione. Né le ragioni del delitto, che fu immediatamente collegato all’omosessualità del poeta, né la dinamica dell’aggressione furono chiarite nei processi d’assise e di appello, che emisero due sentenze di segno diverso: la prima dichiarò colpevoli, insieme con Pelosi, altri ignoti; la seconda il solo Pelosi.

Nato a Bologna da madre friulana il 5 marzo 1922, Pasolini è stato uno degli intellettuali di maggiore spicco del secondo dopoguerra, svolgendo una febbrile attività artistica e culturale. Autore di importanti romanzi (Ragazzi di vita, Una vita violenta), di raccolte poetiche (Le ceneri di Gramsci, L’usignolo della Chiesa cattolica) e di film come Accattone, Il Vangelo secondo Matteo, Teorema e Il fiore delle Mille e una notte, aveva appena terminato di girare Salò-Sade, destinato a provocare molte polemiche. Pasolini, che nel corso della sua esistenza fu al centro di un numero impressionante di azioni giudiziarie, svolse anche, con la sua originale sintesi di marxismo e cristianesimo, un’intensa attività pubblicistica, culminata, negli ultimi anni, nella collaborazione al “Corriere della sera”. I suoi articoli, raccolti postumi negli Scritti corsari, suscitarono, come del resto accade sempre per i suoi interventi, vivissime discussioni e vibranti polemiche. Egli denunciò con toni assai aspri l’”omologazione” (uniformazione conformistica) dei comportamenti e delle forme di pensiero come elemento dominante delle moderne società industriali e il nuovo fascismo, che egli individuava dietro la facciata della tolleranza elargita dai gruppi politicamente dominanti. Come scrisse all’”Unità”, spiegando il suo voto al PCI nelle regionali, il nostro gli pareva “un Paese orribilmente sporco”.