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OCCHIO DI LINCE

Si dice avere l’occhio di lince perchè la lince ha una vista formidabile. I suoi occhi giallo-verdastri fecero pensare, nel Medioevo, a una vista tanto penetrante da poter trafiggere le pietre. Come quella di Linceo, pilota degli Argonauti e figlio di Afareo, che secondo il mito era in grado di vedere oltre gli oggetti opachi. E’ stato questo eroe mitologico a dare alle linci il nome e la leggenda. La vista di questi animali è straordinaria ed è in grado di distinguere gli oggetti anche quando c’è poca luce. Un biologo tedesco ha dedicato molti anni allo studio di questi animali ed ha stabilito che la lince distingue un topo alla distanza di 75 metri, un coniglio a 300 metri e un capriolo a 500 metri.

La lince, chiamata anche “la grande cacciatrice”, vive su alcuni monti della Penisola iberica. Oltre alla vista, ha anche un udito eccezionale. Le orecchie di questo animale portano all’estremità un ciuffetto di peli, che ha la funzione di scacciare gli insetti. Durante la siesta dei pomeriggi afosi, non potendo usare la coda per allontanare tafani e zanzare, perchè troppo corta, se ne libera voltando la testa e agitando le orecchie.