RICHARD WAGNER
1813
Nasce a Lipsia e studia, in buona parte da autodidatta, rivelando anche profondi interessi letterari e filosofici.
1833-35
Scrive le prime opere: Le fate e Il divieto d’amare mentre lavora come maestro del coro e come direttore d’orchestra in varie cittadine tedesche; si associa al movimento letterario della “Nuova Germania” nato per difendere e valorizzare la cultura nazionale.
1839
Una burrascosa traversata per mare per raggiungere Londra gli ispira il soggetto dell’opera L’Olandese volante.
1840
Termina la prima significativa opera: Rienzi.
1841
Si stabilisce a Parigi dove conduce una vita di stenti (fra l’altro, a causa dei debiti che non riesce a pagare, viene anche messo in prigione), riducendosi a trascrivere melodie da salotto.
1842
E’ maestro della cappella di corte a Dresda; qui scrive altre due opere: il Tannbauser ed il Lohengrin, entrambe ambientate nel Medioevo tedesco.
1849
Partecipa alla rivoluzione democratico-liberale di Bakunin, sale sulle barricate, scrive il saggio L’arte e la rivoluzione e viene presto ricercato dalla polizia. Fugge da Dresda e ripara prima a Weimar, da Liszt, e poi a Zurigo.
1850
Trova in Liszt un amico ed un sostenitore convinto: grazie a lui può veder rappresentato il Lohengrin. Incomincia a definire lo schema del suo imponente ciclo di quattro opere (da qui il nome di “Tetralogia”, dal greco tetra=quattro) intitolato L’anello del Nibelungo, ispirato alla mitologia nordica.
1854
Termina la prima opera della Tetralogia: L’oro del Reno.
1856
Termina la seconda opera della Tetralogia, La walchiria, e inizia la composizione della terza, Sigfrido.
1857-59
Interrompe la composizione della Tetralogia per scrivere Tristano e Isotta.
1864
Conosce il giovane re Luigi II di Baviera che lo toglie definitivamente dalle ristrettezze economiche in cui sino ad allora è vissuto. Grazie alla stima di questo monarca può farsi costruire a Bayreuth un teatro che risponda ai suoi nuovi intendimenti musicali e scenici.
1868
Presenta a Monaco i Maestri cantori di Norimberga, opera ispirata alle figure dei Meistersinger.
1874
Termina l’ultima opera della Tetralogia: Il crepuscolo degli dei.
1876
Viene inaugurato il teatro di Bayreuth con Sigfrido e Il crepuscolo degli dei: è il primo teatro nel quale l’orchestra è disposta più in basso del palcoscenico, in modo da non essere vista dal pubblico.
1882
Porta a termine la sua ultima opera, Parsifal.
1883
Muore improvvisamente a Venezia.
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