QUESTA È UNA RACCOLTA DI NOTIZIE E FATTI STORICI, ADATTA PER RICERCHE SCOLASTICHE E PER ARRICCHIRE IL PROPRIO BAGAGLIO CULTURALE.

ALESSANDRO MAGNO

Alessandro nacque dal matrimonio di Filippo II con la principessa Olimpiade. Non era che uno dei numerosi figli del re macedone, ma l’unico legittimo: il padre lo allevò nella prospettiva che gli succedesse sul trono, da una parte abituandolo a esercitare il potere, dall’altra procurandogli il miglior maestro che il mondo greco potesse offrire, il grande filosofo Aristotele. Perciò nella personalità del giovane erano presenti al tempo stesso una certa crudeltà barbarica e un profondo rispetto per la cultura, come risultò evidente quando distrusse completamente Tebe, lasciando intatta solo la casa del famoso poeta Pindaro.

Legatissimo alla madre, Alessandro ne prese le parti quando Filippo la lasciò per sposare un’altra donna, e si narra che fosse d’accordo con Olimpiade quando questa fece strangolare il marito durante una banchetto. Secondo la tradizione, Alessandro era bello, biondo, chiaro di carnagione, con un occhio azzurro e uno nero. Coltissimo, da ragazzo sognava di portare ai popoli dell’Oriente la civiltà greca di cui era fervido ammiratore; ma quando divenne re, quell’aspirazione divenne prima sete di conquista, poi culto di sé, al punto che pretendeva di essere adorato come un dio.

Durante i dieci anni della guerra di conquista in Asia, il progetto di Alessandro si trasformò: ammaliato da quelle culture, volle creare un unico immenso Stato, dalla forte impronta orientale. Egli impose il proprio dominio, ma al tempo stesso incoraggiò le diverse popolazioni a mantenere la loro identità. Allo scopo di fondere il mondo greco con quello persiano, lui stesso sposò prima Rossana, principessa di una lontana regione asiatica, poi Statira, figlia dell’imperatore Dario. In occasione di quest’ultimo matrimonio, pretese che fosse celebrato anche quello di 80 suoi ufficiali con altrettante giovani aristocratiche persiane.

Fondato il nuovo impero, Alessandro, stimolato dall’ansia di conoscere, si spinse con i suoi uomini nelle terre più lontane mai raggiunte dagli Occidentali: con intuizione veramente moderna, diede ordine al suo ammiraglio Nearco, che compiva lo stesso percorso navigando lungo le coste dell’Oceano Indiano, di annotare usi e costumi delle genti locali.

La morte precoce di Alessandro contribuì a farne un mito: l’audacia senza limiti, l’energia estrema, la volontà di superare ogni orizzonte, lo resero una figura inimitabile.