QUESTA È UNA RACCOLTA DI NOTIZIE E FATTI STORICI, ADATTA PER RICERCHE SCOLASTICHE E PER ARRICCHIRE IL PROPRIO BAGAGLIO CULTURALE.

ORGANO

Categoria: Aerofoni
Sottocategoria: a serbatoio d’aria

STRUTTURA
L’organo è il più antico strumento a tastiera. Produce i suoni tramite varie canne alimentate dall’aria inviata da un mantice. Nei primi esemplari di organo questo mantice era azionato da una pompa mossa dall’acqua; in seguito, alla forza dell’acqua venne sostituita quella di volenterosi addetti a comprimere e dilatare con le mani (i tiramantici) o anche con i piedi (i calcanti), i mantici dell’organo. Oggi questo compito viene svolto da un congegno elettrico.

Spinta dal mantice l’aria viene convogliata alle varie canne, che funzionano come un normale strumento a fiato e che si differenziano fra di loro per la lunghezza (da pochi decimetri a vari metri), per il materiale (di legno o di metallo), per la forma (coniche, cilindriche, a imbuto, ecc.) e per il tipo di imboccatura. Sono dette ad anima quelle che hanno l’imboccatura naturale come il nostro flauto dolce, ad ancia le altre.

Questa grande varietà di canne offre una considerevole possibilità di timbri diversi, cioè di registri, che sono distinti in un grande numero di famiglie: alcuni conservano il nome dello strumento a cui il loro timbro assomiglia (corno, flauto, oboe, ecc.), altri posseggono un nome descrittivo (voce angelica, armonia eterea, ecc.), altri ancora hanno un numero riferito al suono armonico che interviene a meglio caratterizzarli (ottava, duodecima, ecc.). La scelta di questi registri viene fatta dall’esecutore che aziona varie leve e pulsanti, posti attorno alla tastiera. Naturalmente sono possibili numerose combinazioni, dette impasti, di vari registri che accrescono ulteriormente la varietà timbrica dello strumento. Sempre per questo motivo l’esecutore dispone non solo di una, ma almeno di due o tre tastiere disposte una sull’altra (esistono organi che ne posseggono cinque e più), che permettono di abbinare ad ognuna un dato tipo di registro e di aumentare così il numero delle combinazioni timbriche. Lo strumento è anche dotato di una pedaliera, cioè di una serie di pedali disposti a raggiera con i quali si possono suonare le note più gravi.

TECNICA
Il controllo dei meccanismi di un organo richiede un perfetto coordinamento dei movimenti delle mani e dei piedi; questo difficile compito aggravato dal fatto che in pratica non esistono due strumenti uguali fra loro e quindi l’organista prima dell’esecuzione deve “studiare” lo strumento.
Poiché le canne dell’organo sono alimentate dall’aria in maniera costante, la eventuale diversa pressione del dito sui tasti non dà la possibilità di variazione di intensità. Lo strumento quindi è stato dotato di un particolare congegno detto a gelosia che conferisce allo strumento la possibilità di effetti, quali il crescendo e il diminuendo, tramite la lenta apertura o chiusura delle antine situate davanti alle canne.

DIFFUSIONE
Lo strumento che ha origini antichissime (si parla di un organo greco del III sec. a.C.), è sempre stato molto importante soprattutto come strumento utilizzato in chiesa. E’ uno strumento essenzialmente solistico: non mancano però esempi in cui viene impiegato all’interno dell’orchestra. Ricordiamo a proposito i Concerti per organo di Georg Friedrich Haendel.

TIMBRO
L’organo ha una grandissima varietà di timbri, cioè di registri: ogni epoca ne ha privilegiato alcuni per cui un organo “barocco” ha un colore espressivo assai diverso da un organo ottocentesco.

PARTICOLARITA’
Nel corso dei secoli l’organo si è evoluto aumentando sempre più le sue capacità tecniche e di conseguenza le sue dimensioni:
- l’organo portativo era, come dice la parola stessa, uno strumento portatile che veniva suonato con una sola mano perché l’altra era impegnata con il mantice;
- l’organo positivo era invece uno strumento “da camera” e si suonava con due mani perché i mantici venivano azionati da un’altra persona. Nel Trecento furono aggiunti i pedali e nel Quattrocento vennero inseriti i primi registri.

Uno degli organi più grandi costruiti negli ultimi anni si trova a Passau, in Germania, ed è dotato di circa 17.000 canne, 5 tastiere, 215 registri.

Esiste anche un piccolo organo domestico: l’harmonium. Si tratta sempre di uno strumento a tastiera in cui il suono è prodotto dalla vibrazione di ance libere che vengono sollecitate con l’aria spinta dal movimento continuo e alternato di due piccole pedane poste sotto i piedi dell’esecutore oppure, nei modelli più recenti, da un motore elettrico: la lunghezza e lo spessore delle ance determinano l’altezza della nota.
Rispetto all’organo, l’harmonium ha un limitato numero di registri (8-10)