Per semplificare la spiegazione, che sarebbe piuttosto complessa, si può dire anzitutto che il colore di un oggetto corrisponde al tipo di radiazioni visibili che quell’oggetto emette o riflette. Quindi un pezzo di carta o di stoffa appare giallo se riflette i raggi luminosi gialli e assorbe le altre radiazioni; appare rosso se riflette i raggi rossi; e cosi via.
La luce bianca del sole è costituita da un insieme di radiazioni, che sono di diversa lunghezza d’onda e quindi di colore diverso. I colori della luce sono tantissimi, ma per comodità vengono “raggruppati” in sette colori fondamentali, quelli dell’iride: rosso, arancione, giallo, verde, blu, indaco, violetto. Tutti gli altri colori “nascono” dalla mescolanza di due o più radiazioni diverse. Un pò particolare è il caso del bianco e del nero; la luce bianca è data infatti dalla somma di tutte le radiazioni luminose, mentre quella nera dall’assenza di raggi luminosi.
Ora facciamo un altro passo in avanti. Il calore del sole si trasmette attraverso i raggi luminosi. Quindi un oggetto che assorbe tanti raggi luminosi si scalda di più di un oggetto che ne assorbe pochi.
Ecco perchè d’estate è preferibile indossare vestiti bianchi o comunque molto chiari: una stoffa bianca, infatti, respinge tutti i raggi luminosi e quindi si scalda meno di una stoffa nera, che al contrario non riflette le radiazioni luminose ma le assorbe tutte.