QUESTA È UNA RACCOLTA DI NOTIZIE E FATTI STORICI, ADATTA PER RICERCHE SCOLASTICHE E PER ARRICCHIRE IL PROPRIO BAGAGLIO CULTURALE.

ANDREA COSTA

Nato a Imola (BO) nel 1851, Andrea Costa fece parte negli anni Settanta dei gruppi internazionalisti legati all’anarchico russo Michail Bakunin e collaborò a giornali di orientamento socialista come “Il Fascio operaio”. Arrestato a Bologna nel 1874 per il ruolo di spicco svolto nell’organizzazione dell’insurrezione dell’Italia centrale, preparata tra il 1873 e il 1874, dopo due anni di carcere emigrò a Parigi e qui venne a contatto con l’esule russa Anna Kuliscioff.

Lo stretto rapporto affettivo e intellettuale con la Kuliscioff, da cui Costa ebbe una figlia, esercitò su di lui una grande influenza politica, concorrendo a orientarlo verso il socialismo. Testimonianza del suo passaggio dall’anarchismo al socialismo e vero e proprio manifesto ideologico è la Lettera agli amici di Romagna, scritta dal carcere di Parigi (dove venne rinchiuso nel marzo 1878 a causa della sua partecipazione all’Internazionale per la quale fu amnistiato nel giugno 1879) e pubblicata sulla “Plebe” nell’agosto 1879. Tornato in Italia, fondò a Milano “La Rivista internazionale del socialismo” (1880) e a Imola il settimanale “Avanti!” (1881).

Vasta è la sua produzione pubblicistica, all’interno della quale ricordiamo Il 18 marzo e la Comune di Parigi del 1886 e Bagliori di socialismo del 1900. Primo deputato socialista a entrare in Parlamento (1882), quando morì, nel 1910 a Imola, era vicepresidente della Camera da due anni.