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NICCOLO’ MACHIAVELLI

Machiavelli nasce a Firenze nel 1469 da una famiglia nobile, ma economicamente decaduta. Nel 1498 viene eletto Segretario della Repubblica, col compito di studiare i problemi amministrativi e politici; in questa veste si reca presso Luigi XII, poi presso il principe Cesare Borgia e l’imperatore Massimiliano d’Austria. Comincia a scrivere i suoi primi saggi sui sistemi di governo ed elabora le idee che sfoceranno nel suo capolavoro, Il Principe.

Quando i Medici tornano al potere, Machiavelli, a causa della sua partecipazione al governo repubblicano, viene mandato al confino, poi addirittura imprigionato e comunque allontanato dalla vita pubblica, cosa di cui soffre moltissimo.

Si dedica allo studio degli antichi e compone le sue opere più importanti: I Discorsi sulla prima deca di Tito Livio, in cui discute il pensiero dello storico latino ed esprime considerazioni sulle forme di governo, Il Principe, e anche opere brillanti e scherzose, come la commedia La Mandragola.

I Medici infine riconoscono le sue capacità e gli attribuiscono uno stipendio come storico ufficiale: Machiavelli scrive le Istorie fiorentine che delineano in otto volumi la storia interna di Firenze. Ma il riavvicinamento ai signori di Firenze renderà impossibile la sua partecipazione al nuovo governo repubblicano che si afferma dopo l’espulsione dei Medici nel 1527. Machiavelli muore quello stesso anno lasciando la famiglia in gravi difficoltà economiche.