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I MEGALITI

Nell’Europa occidentale e settentrionale, circa 6500 anni fa, mentre si affermavano le prime forme di agricoltura e di allevamento, vennero costruiti giganteschi monumenti di pietra detti megaliti (dal greco mega = grande e lithos = pietra, grandi pietre).

Sul significato e sulle precise funzioni dei megaliti sono state formulate molte ipotesi, ma sembra che la loro destinazione fosse soprattutto religiosa.
I megaliti sono stati suddivisi dagli studiosi in due categorie: i menhir e i dolmen, a seconda della struttura architettonica e delle funzioni che probabilmente dovevano svolgere.

I menhir sono blocchi di pietra a volte piuttosto grandi, fissati verticalmente nel terreno, isolati o a gruppi: essi sono sistemati o su lunghe file parallele (se ne trovano esempi a Carnac, in Francia) oppure in grandi cerchi concentrici come a Stonehenge, in Inghilterra. Quanto ai dolmen, essi svolgevano la funzione di tomba collettiva: sono formati da tre o quattro pietre che, disposte in verticale, ne sostengono un’altra posta in orizzontale, che funge da copertura.

Sembra più difficile capire quale fosse la funzione dei menhir: anch’essi sono legati allo svolgimento di pratiche religiose, ma la loro disposizione è adatta pure all’osservazione dei movimenti del Sole e della Luna per determinare i cicli stagionali e, forse, i movimenti delle maree.

Un altro mistero riguarda la costruzione di monumenti così grandisoi in un tempo in cui gli uomini disponevano di tecniche ancora molto rudimentali. Forse le pietre venivano trascinate su legni fino a una buca che aveva una parete diritta e una inclinata: si facevano scivolare lungo la parete inclinata, poi si alzavano con l’aiuto di corde e si fissavano riempiendo la buca con materiale solido.