QUESTA È UNA RACCOLTA DI NOTIZIE E FATTI STORICI, ADATTA PER RICERCHE SCOLASTICHE E PER ARRICCHIRE IL PROPRIO BAGAGLIO CULTURALE.

GEORGE GORDON BYRON

(Londra 1788 – Missolungi 1824) poeta inglese.

Tra i maggiori esponenti del romanticismo inglese, è anche celebre come figura di esule e patriota; partecipò alle lotte per l’indipendenza dell’Italia e della Grecia, dove morì. La sua copiosa produzione è segnata dall’esuberanza del sentimento e dalla meditata elaborazione dello stile. Dopo la raccolta di versi Ore d’ozio (1807), compose soprattutto poemi, che sono racconti in versi di tono eloquente, con cadenze melodrammatiche (più raramente burlesche o satiriche) e accesi colori esotici: Bardi inglesi e critici scozzesi (1809), Il pellegrinaggio del giovane Aroldo (4 libri, 1812-18), Il giaurro (1813), Il corsaro (1814), Parisina (1816), Beppo (1818), Don Giovanni (1819-24), La visione del giudizio (1822). Tra i drammi, sono noti Manfred (1816-17), ispirato al Faust goethiano e Caino (1821). L’opera di Byron, vista come perfetta incarnazione del titanismo, fu ampiamente tradotta e imitata dai romantici italiani (S. Pellico, F.D. Guerrazzi, C. Cantù, G. Nicolini ecc.).