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LA III GUERRA DI INDIPENDENZA

Le sconfitte italiane di Custoza e di Lissa furono la conseguenza di una serie di ingenuità, errori strategici, malintesi, oltre che dello scarso funzionamento dei servizi di comunicazione e di vettovagliamento. La guerra era stata decisa in tempi brevissimi, senza un’adeguata preparazione. Al fronte furono chiamati poco più di 200.000 uomini, più 38.000 volontari guidati da Garibaldi (il solo Regno di Sardegna, nella I guerra di indipendenza, aveva mobilitato oltre 100.000 uomini). Mancava unità di comando e l’esercito era diviso in due tronconi: il maggiore sul Mincio, comandato da La Marmora, l’altro sul Basso Po, comandato dal generale Enrico Cialdini; il re aveva solo un comando formale. L’esercito austriaco, composto da poco più di 70.000 uomini, poté facilmente sorprendere nei pressi di Custoza alcune divisioni di La Marmora, che avanzavano senza coordinamento e senza conoscere la posizione del nemico. Si trattò di uno scontro di piccole proporzioni (caddero 714 soldati italiani e 1170 austriaci), ma fu proprio La Marmora a tramutarlo in un disastro strategico, prima ordinando una ritirata generale oltre le linee del Mincio e quindi dell’Oglio, poi invitando Cialdini, che si accingeva a varcare il Po, a proteggere l’Italia da un probabile sfondamento del fronte. Cialdini, invece di contrattaccare, ritirò le sue forze su Modena. Un susseguirsi di contrasti fra i due comandanti impedì di concertare una controffensiva contro gli austriaci, che avevano ritirato diverse loro divisioni per impegnarle sul fronte prussiano. A Lissa poco prima della battaglia, l’ammiraglio Persano si trasferì dalla nave ammiraglia (che venne poi affondata) a un’altra nave e non riuscì a trasmettere con efficacia i suoi ordini alle altre navi, così che più di metà della flotta italiana rimase fuori dalla battaglia e le navi impegnate non riuscirono a coordinare i loro movimenti. Il Senato riconobbe la colpevolezza dell’ammiraglio Persano, ma non i problemi più profondi della struttura militare italiana.