QUESTA È UNA RACCOLTA DI NOTIZIE E FATTI STORICI, ADATTA PER RICERCHE SCOLASTICHE E PER ARRICCHIRE IL PROPRIO BAGAGLIO CULTURALE.

L’ANTOLOGIA

Il mensile fiorentino nasceva per iniziativa dell’editore e libraio Giovan Pietro Vieusseux (1779-1863), un ligure di famiglia ginevrina, di formazione protestante e di cultura cosmopolita.

Nel Gabinetto scientifico e letterario, da lui fondato nel 1812, riunì a Firenze scrittori di vario orientamento e provenienza, alcuni dei quali erano sfuggiti alla repressione dei moti del 1820 e 1821, offrendo loro nella sede di Palazzo Buondelmonti un centro nazionale di incontri e discussioni.

L’Antologia era strettamente collegata alle attività del Gabinetto e stampava oltre 700 copie, un buon numero delle quali veniva diffuso al di fuori della Toscana. Vi collaboravano alcuni degli intellettuali liberali più attivi fra il 1821 e il 1831: gli esuli napoletani Giuseppe Poerio, Gabriele Pepe, Pietro Colletta; Pietro Giordani, Niccolò Tommaseo, Giuseppe Montani, provenienti dall’esperienza del Conciliatore; i cattolici fiorentini Raffaele Lambruschini e Gino Capponi. Garantivano un apporto culturale e finanziario proprietari terrieri, aristocratici e uomini d’affari liberali, come Cosimo Ridolfi, Bettino Ricasoli, Enrico Mayer. Fautori del liberismo in economia, impegnati nella ricerca e nella divulgazione di nuove tecniche agrarie, promotori di asili e di scuole di mutuo insegnamento, i redattori del giornale cercarono di dare all’Antologia un’impronta illuministica moderata, caratterizzando il mensile in funzione pedagogica e riservando alla letteratura un posto marginale rispetto all’economia, alla statistica, al diritto, alle scienze. Nello sforzo di giungere fino ai contadini, alcuni dei collaboratori ripresero e divulgarono, attraverso giornali agrari e almanacchi popolari, le tematiche riformatrici del mensile di Vieusseux.

L’Antologia cessò le pubblicazioni nel 1833 a causa delle pesanti pressioni esercitate dall’Austria sul granduca di Toscana Leopoldo II dopo il fallimento dei moti del 1831.