QUESTA È UNA RACCOLTA DI NOTIZIE E FATTI STORICI, ADATTA PER RICERCHE SCOLASTICHE E PER ARRICCHIRE IL PROPRIO BAGAGLIO CULTURALE.

I SEGNI DELLO ZODIACO: ACQUARIO

Gli astrologi dicono che i nati dal 21 gennaio al 18 febbraio hanno il Sole nell’Acquario. In realtà l’allineamento astronomico Terra-Sole-Costellazione del Capricorno dura dal 23 gennaio al 18 febbraio. Quindi i nati in questo periodo sono dei “capricorni”.

Deucalione, figlio di Prometeo, era considerato un uomo di grandi virtù. Tant’è vero che, quando Giove decise di liberare il mondo dalla corrotta stirpe degli uomini allagando tutto con un diluvio universale, Deucalione e sua moglie Pirra furono scelti per sopravvivere allo sterminio generale.
Così Deucalione, proprio come Noè nella versione biblica del diluvio universale, si costruì un’arca dove, insieme a Pirra, galleggiò per nove giorni e nove notti, finchè approdò sulla cima del monte Parnaso, l’unica rimasta emersa.
Qui l’oracolo di Tèmi, anch’esso scampato al diluvio, consigliò alla coppia di gettarsi dietro le spalle le ossa della “Grande Madre”, ovvero dei sassi.
Così fecero: dai sassi gettati da Deucalione sorsero, come per incanto, degli uomini; da quelli gettati da Pirra presero corpo delle donne: e così venne nuovamente assicurata la continuità della specie umana.

Il nome dell’Acquario, forse battezzato così dai popoli dell’Estremo Oriente, deriva dal fatto che il Sole attraversa questa costellazione durante l’epoca delle piogge.
La stella “alfa Aquarii” si chiama Sadalmelik; è molto ben visibile a occhio nudo, anche se si trova alla distanza di 1400 anni luce, infatti è 10.000 volte più luminosa del Sole.
La “beta Aquarii” o Sadalsuud, è anch’essa molto luminosa e ben visibile a occhio nudo.
Poi ci sono “gamma Aquarii” o Sadachbia, e “delta Aquarii” o Scheat, anch’esse abbastanza luminose.

In Acquario si trovano numerose stelle doppie, quasi tutte visibili con un semplice binocolo. Una di queste è “zeta Aquarii”, che possiamo osservare poco a sinistra della stella “alfa”.
In acquario si trovano gli ammassi stellari M2 e M72 e due “Nebulose planetarie”, così chiamate per la loro forma simile a un sistema planetario in formazione, con una stella centrale e una nube di gas che la circonda. La NGC7009 è anche chiamata “Nebulosa Saturno”.

La Costellazione di Saturno si trova nella parte ascendente dell’eclittica; questa parte, cioè, che torna verso l’equatore celeste dopo aver toccato il suo punto più basso: il punto corrispondente al solstizio d’inverno. L’Acquario, infati, anche se ancora basso sull’orizzonte, è visibile in tutta la sua completezza: diversamente dal Sagittario, bassissimo sull’orizzonte, e dallo Scorpione che, per buona parte, è addirittura sotto l’orizzonte.

Nella Costellazione dell’Acquario, a est della stella “delta”, l’astronomo tedesco Johanness Tobia Mayer, il 26 settembre 1756, osservava Urano credendo che fosse una piccola stella. La gloria di questa importantissima scoperta fu tutta dell’astronomo inglese Frederik William Herschel che, quasi 30 anni dopo e usando un telescopio molto più potente, si rese conto di avere a che fare con un altro pianeta del sistema solare, rimasto fino ad allora sconosciuto. Le osservazioni più ravvicinate di Urano sono state realizzate dalla sonda spaziale Voyager 2 che ha raggiunto e fotografato il pianeta il 24 gennaio 1986, dopo aver fatto visita a Giove e Saturno: i soli due pianeti del sistema solare più grandi di Urano.

La Costellazione dell’Acquario è visibile dalla fine di agosto ai primi di settembre. Il suo punto di massima elevazione (massima distanza dall’orizzonte) si può osservare il 20 luglio alle ore 21.