QUESTA È UNA RACCOLTA DI NOTIZIE E FATTI STORICI, ADATTA PER RICERCHE SCOLASTICHE E PER ARRICCHIRE IL PROPRIO BAGAGLIO CULTURALE.

I NIBELUNGHI

Autore: ignoto.
Lingua originale: tedesco
Data di uscita: verso il 1200
Genere: poema epico
Epoca storica: 473, corte di Worms, regno dei Burgundi.

LA TRAMA
I Nibelunghi sono un popolo di nani, che custodivano un favoloso tesoro. Uno di loro, Alberico, è anche in possesso di un cappuccio che rende invisibili. La loro sorte è segnata quando Sigfrido, mitico eroe dell'antica Germania, li affronta in guerra. Sigfrido è un principe, figlio del re di una prospera città chiamata Xanten. Oltre ad impadronirsi del tesoro e del cappuccio fatato, ha compiuto altre straordinarie imprese. Lottando contro il drago, e dopo averlo ucciso a colpi di spada, si è bagnato con il suo sangue diventando invulnerabile. Come Achille nel poema di Omero, egli ha però un punto debole. Dopo la lotta con la belva, una foglia di tiglio si è posata dietro una sua spalla, e il sangue non l'ha ricoperta. E' un segreto che nessuno conosce.

Il giovane principe ha sentito parlare di una bellissima nobile di nome Crimilde, sorella del re burgundo Gunther. Va a Worms, sulle rive del Reno, e annuncia di portare battaglia: sfida tutti i guerrieri e minaccia di prendersi tutto, terre e castelli. Gunther però lo rabbonisce. I due diventano amici e Sigfrido accompagna Gunther nel reame di Brunilde, formidabile donna che nessun uomo è mai riuscito a sconfiggere. La regina accoglie amabilmente i visitatori, non si scompone alla notizia che il sovrano burgundo la chiede in sposa. Tanti altri l'hanno fatto, uscendone distrutti. Se Gunther perderà nel duello, non saprà scagliare più lontano un enorme masso, non farà un salto più lungo, verrà messo a morte insieme alla sua scorta.

Gunther non avrebbe speranza alcuna se Sigfrido, invisibile grazie al cappuccio del nano Alberico, non lo aiutasse. Con grande suo stupore, Brunilde viene sconfitta. Deve sposare il burgundo, e con lui va a Worms dove, finalmente, anche Sigfrido può riunirsi a Crimilde. Per una decina d'anni le due coppie vivono felici nel loro regno: ma il destino incombe.

Al fianco di re Gunther c'è sempre stato Hagen, fiero e indomabile soldato che odia Sigfrido. Con un inganno si fa rivelare da Crimilde il punto in cui l'eroe può essere colpito e, dopo una battuta di caccia, lo uccide con un colpo di lancia al dorso. Un altro tranello gli consente poi di farsi consegnare dall'ingenua regina l'oro dei Nibelunghi, che nasconde sotto le acque del Reno. Ma Crimilde medita la vendetta. Accetta l'offerta di matrimonio del re unno Attila e invita tanto Gunther quanto Hagen. Sebbene tutti i presagi siano nefasti, i due partono. Dopo cruenti scontri, nei quali muoiono centinaia di guerrieri, Crimilde riesce a catturarli. Tronca la testa al fratello, impone ad Hagen di rivelare il nascondiglio del tesoro. Al rifiuto decapita anche lui, ma viene a sua volta uccisa da un vassallo. La grande tragedia tedesca si è conclusa.

I PROTAGONISTI
Sigfrido
Sigfrido ha tutte le virtù di un re guerriero, ma anche, ai nostri occhi moderni, imperdonabili difetti. Alla grandezza d'animo accompagna infatti una innegabile arroganza. Vuole essere primo in tutto, e lo è: ma poichè è convinto che nessuno possa ucciderlo, sa anche di non correre rischi. Ovvio comunque che nel grande libro dei Nibelunghi, ambientato in una Germania di fantasia, i valori siano quelli comunemente accettati nell'epoca medievale. Tutti sfidano tutti, il migliore è quello che stermina i nemici. E se qualcuno sa esercitare il perdono, alla fine, implacabile, si impone la vendetta.

Crimilde
E' una natura sdoppiata, tutta dolcezza in gioventù, mentre la morte di Sigfrido la trasforma in una donna pronta a qualunque crudeltà. Se dal fratello Gunther e da Hagen ha subito inganni, li ricambia allo stesso modo. E' anche pronta a mandare i suoi a morire, fuggendo tuttavia quando è lei a trovarsi in pericolo. Anche questo è un segno del suo tempo: la regina ordina, i sudditi eseguono senza discutere.

Hagen
Come Gano di Maganza, che fa uccidere il paladino Orlando, anche Hagen impersona il tradimento. E' vero però che questo forte guerriero si batte per le fortune del suo re contro quello che considera un estraneo. Malvagio, astuto, pieno di risorse, Hagen non trema quando capisce che il destino gli è avverso. Muore impavido sotto la spada di Crimilde, rifiutandosi di rivelarle il nascondiglio del tesoro, che rimarrà sepolto per sempre sul fondo del Reno.

Brunilde
Anche questa regina nordica, sebbene in modo diverso, è rosa dall'invidia e dal rancore. Credeva che Sigfrido fosse un semplice scudiero del re burgundo, e quando Gunther gli concede in moglie la sorella si sente umiliata. E' colta poi da furore quando, al termine di una lite. Crimilde le spiattella che è stato Sigfrido a batteria. Di tutto ciò Brunilde si lamenta amaramente con Gunther: ed è a questo punto che comincia a maturare la manovra di Hagen.